La grande fabbrica delle parole

Età di lettura: dai 4 anni
Editore: Terre di Mezzo
Copertina rigida o flessibile: 40 pagine
Prezzo di copertina: da 9,50 euro. Online su Amazon

Ho sentito così tanto parlare di questo libro che non ho potuto fare a meno di leggerlo! E ho fatto davvero bene perchè è davvero una storia bellissima, dolce ed emozionante.

I bambini poveri che abitano in questo particolare paese, cercano delle parole tra i cassonetti della spazzatura per poter essere orgogliosi la sera di dire qualcosa ai propri genitori.



E c'è Philéas che ha da regalare alla sua amica Cybelle tre parole che ha trovato: polvere, ciliegia e seggiola. In un contesto in cui non tutti hanno il diritto di esprimersi, è quasi più importante il modo con cui queste parole vengono pronunciate; come un sussurro che arriva dolcemente al cuore. Ma Philéas, in realtà, ha ancora un'unica parola che lui ama molto e che l'ha tenuta da parte per un giorno speciale. E quando Cybelle gli dà un bacio sulla guancia, lui la pronuncia...

Una storia che porta a riflettere sull'importanza delle parole e, in mancanza di queste, sull'importanza dei gesti e degli sguardi.

Le illustrazioni sono molto particolari, con una prevalenza di toni che richiamano i colori della terra e della povertà (il marrone, il grigio) e quelli dell'amore (il rosso). Un contrasto che sembra sposarsi perfettamente come a dirci che quello che riempe di colore la nostra vita altro non è che l'amore.

È un libro che si presta davvero a tantissime riflessioni e attività. Un ottimo titolo da proporre anche ad una classe!

Alcuni spunti:

Ognuno dovrebbe avere il diritto di esprimersi.
Ci sono parole più importanti di altre?
Quali parole custodiresti?

Per qualche attività per i più piccini ho realizzato due disegni da stampare, da colorare e da usare con fantasia.