LA TRAMA
Se siete degli appassionati diTexas Holdem poker, questo è il manga che fa per voi: “Poker King” nasce dall'unione delle idee di Masaru Miyazaki e dalle matite di Yuuki Ishigaki nel lontano 1986. I tre figli del ricco proprietario di una grande azienda ricevono dal padre in regalo 100 milioni di yen, chi di loro li utilizzerà nella maniera migliore diverrà il suo successore; il protagonista della storia è Hiroshi Nikaido, il più piccolo dei tre, che decide di partire nientemeno che per Las Vegas, dove potrà cimentarsi contro i più talentuosi giocatori di poker in modo da veder aumentare il suo cospicuo gruzzolo. Il ragazzo già dalle prime pagine dimostra di essere un grande scommettitore, vincendo i pranzi dei malcapitati compagni di scuola che giocano contro di lui, ma è appunto la giocosità, la leggerezza con la quale vive il suo talento da scommettitore il punto di forza del protagonista, che lo esprime anche tra i tavoli dei casinò quando in palio ci sono milioni. Sebbene al centro del fumetto vi siano le avvincenti partite a poker tra Hiroshi e avversari sempre diversi, la storia non manca di momenti comici di alleggerimento e la varietà degli avversari permette un confronto tra l'esuberanza e la simpatia del protagonista che prende tutto come un gioco e i suoi rivali, ora foschi e accaniti, ora orgogliosi ma onesti, facendo si che il poker diventi il mezzo attraverso il quale analizzare le varie psicologie dei personaggi e costruire amicizie e rivalità, come nella migliore tradizione dei manga sportivi. Queste qualità, unite ad un disegno in bianco e nero semplice, ma preciso, fanno di “Poker King” un ottimo manga, piacevole sia per i fan del poker Texas Hold'em, sia per coloro che vogliono godersi semplicemente una bella e ricca storia ed addentrarsi per la prima volta tra i tavoli di un casinò.